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sabato 20 novembre 2010

C'era una volta ...un sogno.

C'era una volta Luisa, una ragazza che aveva una passione sfrenata per il disegno...ma non aveva il coraggio di mostrare a nessuno quegli schizzi...per paura forse perché' si vergognava.
Si iscrisse all'università ma non segui' il suo istinto e nemmeno diede ascolto al suo potenziale...tutto per paura di essere una delle tante...per il timore di fallire, o forse proprio per non giudicare quello che sentiva dentro: se fosse stata un'idea ridicola, tipica delle diciottenni, con tanti sogni nel cassetto...ma tutti discutibili?
In questo mondo di fenomeni...chi era poi Luisa? Una ragazza a cui piaceva disegnare e che stava fra le nuvole quando pensava ad un vestito....
Poi, il tempo passa e si trova a lavorare presso la ditta del padre, un'azienda di commercio di materie prime.
Il lavoro all'inizio e' traumatico per svariati motivi:
1.se il padre e' il capo (e se il padre lascia pochissimo spazio)
2.se sei la figlia del capo e lui si sente in dovere di farti la paternale su tutto!
3.se lavori nel tessile, ma in realtà sei all'inizio di tutta la filiera e quindi invece di vendere tessuti o abiti....vendi materiali nobili...ma sottoforma di balle...

Insomma Luisa si trova a dover imparare tutto, capire la differenza da una lana all'altra ( lo sapete che quando una pecorella australiana,peruviana..o...sudafricana viene tosata, il suo manto viene suddiviso in base alla finezza, lunghezza, pulizia, Eta'... E ogni singola tipologia di pelo ha un nome?) E se il magazzino di Luisa non si occupa solo di lana...ma ha uno stock-service di peli d'animale: cammello, lama, yak, angora, lapin, mohair kid, mohair young goat, cashmere mongolo,cinese,afghano,kazako...entusiasmanti fila di balle...
Poi, un giorno, il padre di Luisa, ha un'intuizione e propone alla sua figliola di trasformare del filo, che aveva lavorato per una prova,in sciarpe.
Ovviamente il padre sa di renderla felice, ma pensava che Luisa si sarebbe limitata a fare delle scarpine basiche, in due o tre colori, insomma roba classica intendeva lui...

Ovviamente Luisa (soprannominata "detto fatto") ha cominciato la sua missione passando in rassegna tutti i negozi,showroom, spacci ,siti Internet per vedere cosa c'era in giro e cosa si poteva migliorare e soprattutto come...
E così 4 anni fa la figlia del sig. Felice, dopo aver conosciuto Simona Lusuardi, titolare di un efficientissimo maglificio...inizia a creare le sue prime collezioni
Successivamente incontra sul web Viviana Vincenzi per creare il sito e il logo "ALYKI"...(conosciuta navigando su Internet e la collaborazione da anni resta via etere senza mai essersi viste neanche una volta!)
La cosa ancora piu' emozionante :il primo set fotografico con Nicoletta Lupi, una fotografa, un'artista e soprattutto una donna che crede, si fida.
Una sorta di fiuto (sara' dovuto al cognome...), per cui ne poteva andare di mezzo anche la sua credibilità' ...abituata a lavorare per nomi importanti e altisonanti.

Eppure...Luisa e Nicoletta, credo, abbiano inventanto il wi-fi brain: le loro teste, quando lavorano, viaggiano sempre sulla stessa frequenza...quando non lavorano...continuano a divertirsi.
Grazie a Nico, Luisa da un anno collabora anche con una copy-writer. Se non sapete cos'è ...be' lasciatevelo dire ... Vabbe' vi do un'indicazione: tutti i testi di Alyki sulla web page sono scritti da Barbara Sella.
La favola di Luisa, ovviamente, non finisce qui...lo spettacolo deve ancora cominciare...per il momento vi ho presentato gli attori principali di un sogno.
Perché sognare vuol dire non vedere l'ora di alzarsi la mattina...per fare
Perché il successo e' amare quello che si fa.
Perché ...il padre di Luisa ha sempre predicato bene...e Luisa, anche se sbuffa, Sa ascoltare.

4.

4 commenti:

  1. mi hai commosso, luisa dettofatto. sono felice di far parte di un sogno dal quale è bello non svegliarsi:-)))

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  2. perchè la passione, il coraggio, la forza e la spontainetà sono la base di quello che per Luisa è un vero talento..."L'arte nel lavorare".

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  3. E io sono onorata di aver trasformato il tuo cashmere in parole, seguendo il filo del discorso che parte da te e avvolge tutte le persono che credono in te e nel tuo progetto.
    Barbara

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  4. Grazie a te Luisa, è un piacere lavorare con belle persone e belle cose! Alyki - CASHMERE: C'era una volta ...un sogno...

    http://twitter.com/pressarea :)

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